EDITORIALE DEL PRESIDENTE In questi giorni gli Organi dell’Associazione - Giunta, Consiglio, Assemblea – si sono riuniti per discutere ed approvare il bilancio, sia dal punto di vista economico che degli obiettivi.
Economicamente, abbiamo messo a frutto le piccole e grandi economie realizzate, le collaborazioni sono state rese più efficaci e sono stati apportati miglioramenti nei doverosi investimenti che si debbono fare per dare un servizio all’altezza.
Sindacalmente il discorso è più articolato. Certo, sfogliando le pagine dell’agenda rimango io stesso colpito dalle quantità di incontri, progetti, relazioni messi in cantiere e elaborati per portare concreti vantaggi alle imprese, spesso con una profonda volontà di relazione con tutti gli interlocutori, istituzionali e privati. D’altra parte, però, vi è una profonda e sempre crescente difficoltà a rendere concreti ed efficaci questi rapporti, a far sì che le persone siano disponibili ad investire in un confronto continuo, impegnativo. È ciò che i media definiscono “la crisi dei corpi intermedi” e cioè le associazioni di categoria, i sindacati dei lavoratori e situazioni simili. Il nostro obiettivo fondamentale è quello di superare tale crisi, rendendo visibile l’utilità delle competenze, della mediazione e della capacità di sintesi dell’essere Associazione. Questo deve avvenire sui due distinti piani: quello interno (e cioè della capacità di coinvolgimento degli imprenditori in questo delicato e difficile percorso) ed quello “esterno” (nei confronti cioè di Amministrazioni, enti ed organismi), andando a concretizzare proposte e progetti di comune utilità a tutto vantaggio del sistema territoriale. Il successo di questo processo dipende principalmente da noi. Stiamo avviandoci su una buona strada, ma c’è ancora molto che, insieme, possiamo fare, nella consapevolezza che questo sforzo collettivo può dare risultati superiori alla somma degli sforzi individuali. Paolo Doglioni |